
Una delle cose che mi affascina di più dell’essere umano è la capacità di sognare nel senso letterale del termine. Quando metti la testa sul cuscino e spegni completamente il cervello e ad un certo punto la tua mente, in modo totalmente inconsapevole, inizia a lavorare e creare una sorta di pellicola cinematografica. Nel sogno, vieni catapultato in una dimensione totalmente diversa, puoi vivere mille esperienze contemporaneamente, puoi trovarti in epoche diverse, puoi riabbracciare persone lontane o quelle che non ci sono più e puoi vivere la vita che ti pare. Sognare porta fuori dai cassetti della coscienza tutte quelle cose che nella realtà cerchiamo di tenere al sicuro o addirittura di nascondere, per paura, vergogna o semplicemente perché è qualcosa che abbiamo deciso di archiviare. Di solito non ricordo i miei sogni, la mattina mi sveglio con delle sensazioni grazie alle quali riesco a capire se si è trattato di un incubo o di un sogno felice. Riesco a ricordare dei fotogrammi o delle immagini che piano piano mi vengono in mente durante la giornata e così riesco a ricostruire il puzzle del sogno, ma raramente lo ricordo tutto (a parte gli incubi che mi fanno svegliare nel cuore della notte in preda ad una crisi di panico).
Di recente mi è capitato di fare lo stesso sogno per un paio di notti e ogni volta mi alzo con la stessa sensazione, non vi so spiegare esattamente che tipo di emozioni provo, ma mi fanno pensare molto. Credo che il sogno sia un mio desiderio inconscio, legato al mio amore perla carta stampata e la lettura. Mi ritrovo in un ambiente colmo di libri, sembrerebbe una libreria, di quelle calde e accoglienti con l’angolo per leggere e la caffetteria annessa. Mi ritrovo a passeggiare tra gli scaffali della libreria con una tazza di qualcosa di caldo ( credo sia tè) e ad un certo punto inizio a parlare con un ragazzo di cui non ricordo assolutamente il volto, ma so che è sempre lui, quello che ogni tanto viene a trovarmi nei miei sogni. Continuo a camminare per la libreria come se fossi io la proprietaria di quel posto e poi finisce tutto, la magia si interrompe sempre più o meno allo stesso punto ovvero al suono di una di quelle campane poste al di sopra della porta di ingresso che annuncia l’entrata di un nuovo cliente.
Sarà una premonizione del mio futuro? Un desiderio represso e inconscio che ogni tanto spunta e si fa sentire? Perché proprio ora? Perché sempre lo stesso ragazzo dei miei sogni? Che ci fa lì? Perché cammino per gli scaffali con una tazza di qualcosa in mano?
Non lo so, ma sicuramente questo è uno dei miei sogni nel cassetto, avere una piccola libreria magari in una grande città e creare un piccolo angolo di relax nel quale potersi rifugiare scappando dalla vita frenetica!
Come diceva Ceneretola: i sogni son desideri di felicità! Speriamo che il mio si avveri!
Pia