My little spot of heaven!

il

«Leggo solo libri usati. Li appoggio al cestino del pane, giro pagina con un dito e quella resta ferma. Così mastico e leggo.
I libri nuovi sono petulanti, i fogli non stanno quieti a farsi girare, resistono e bisogna spingere per tenerli giù. I libri usati hanno le costole allentate, le pagine passano lette senza tornare a sollevarsi.
Così alla trattoria di mezzogiorno mi siedo alla stessa sedia, chiedo minestra e vino e leggo.»
Da Erri De Luca, “Tre cavalli”, 1999, p. 11.

In questa estate afosa e solitaria in quel di Milan, ho passato molto tempo a girovagare da sola per una città completamente vuota, piena solo di turisti e di una babele di lingue diverse. nei miei giri solitari e vagabondi, mi sono imbattuta in luoghi mai visti prima, chiesette totalmente nascoste, palazzi di un’unicità incredibile e librerie enormi e piene di storia, piene zeppe di libri usati che hanno mille avventure da raccontare. Adoro comprare libri usati e trovare tra le pagine dei segnalibri oramai ingialliti, piccole annotazioni, passaggi sottolineati, scontrini o biglietti ferroviari grazie ai quali mi diverto a  fantasticare e inventare storie suo precedenti lettori del mio libro. Forse erano dei lavoratori in viaggio, ragazze innamorate, persone ferite nei sentimenti, ragazzi in cerca di un sogno, madri, padri, studenti, giovani o meno giovani, ognuno con la propria storia, ognuno con il proprio bagaglio di esperienza accomunati dallo stesso interesse per quel piccolo insieme di carta stampata. Quando sfoglio le pagine di un libro usato, mi chiedo cosa abbia spinto i precedenti lettori a scegliere proprio quel libro e fantastico sui mille posti al mondo in cui il libro sia potuto capitare dal peggior bar di Caracas alla villa di un attore famoso in California, dal piccolo paesino dell’Italia del Sud alla grande metropoli europea o semplicemente nella stessa città ma di bar in bar. Mi domando se lo abbiano amato/odiato quanto me, se si siano commossi al mio stesso passaggio o se si siano arrabbiati con questo o quel personaggio , se abbiano riso alle battute dei personaggi o si siano annoiati arrivati alle scene troppo descrittive. è divertente immaginare le diverse peripezie che hanno portato proprio quel libro in quel determinato posto e poi fra le mie mani, bhe credo che siano i libri a scegliere noi non il contrario. Ogni pagina ha un segreto da raccontare, qualcosa da dire e insegnare magari anche in lingue diverse.

Ho adorato quel posto dal primo momento in cui ci sono entrata e grazie a mia sorella, è stato amore a prima vista! Il mio piccolo angolo di paradiso!

Pia

Lascia un commento