A quell’ora la luce di Lisbona era bianca verso la foce e rosata sulle colline, gli edifici settecenteschi parevano un’oleografia e il Tago era solcato da una miriade di battelli. (Antonio Tabucchi)
Ah il potere curativo di un viaggio. Bhe è risaputo che viaggiare fa bene all’anima, ti apre gli orizzonti verso nuove esperienza, ti permette di conoscere nuove culture e scoprire posti che non avresti mai immaginato. Nella mia piccola vita, ho fatto dei viaggi e di ognuno di loro mi porto qualcosa dentro, un piccolo ricordo che ha cambiato il mio modo di vedere il mondo e in alcuni casi il mio modo di vedere la vita. Profumi, sapori, colori, puzze (ehm si) rumori e silenzio che si intrecciano e formano piano piano il profilo della città che inevitabilmente ti trasmette qualcosa. Ultimamente ho deciso di concedermi più viaggi, il mondo è grande è le cose da vedere sono troppe, non voglio sprecare il mio tempo dietro un monitor o sul letto. IO VOGLIO SCOPRIRE.
L’ultima avventura mi ha portata quasi ai confini dell’Europa, da uno dei punti in cui è iniziata la scoperta del nuovo mondo: il Portogallo, più precisamente Lisbona. A questo giro, io e i miei compagni di viaggio abbiamo deciso di non farci troppi progetti e programmi, ma di scoprire la città a suon di scarpinate e passeggiate. Ci siamo fatti sorprendere dai colori del nostro quartiere (Barrio Alto) e dai canti (Fado) che inondavano i vicoletti. Abbiamo gustato cibo tradizionale e bevuto buon vino e birra ( tanta birra, bhe ad 1 euro ci sta) trasportati dagli odori e dai sapori delle stradine colorate del centro. Abbiamo camminato molto per le salite ( e personalmente ho anche imprecato molto ) e ad ogni angolo di strada abbiamo cercato qualche particolare da ricordare.
L’oceano, il fiume, il venticello mentre eravamo sul prato a pranzare su una coperta , i festoni nei vicoletti, i dolcetti, il porto, i balletti mattutini, la sveglia made in Naples, il pantalone moda tuffo a mare e l’umpalumpa ( non chiedete che è meglio), sono le esperienze che mi hanno arricchita e che hanno reso questo viaggio, indimenticabile.
Se anche voi li fuori, state pensando di evadere per qualche giorno dalla monotonia della vostra vita, scegliete dei compagni di avventura pazzi, zaino in spalla ( ricordatevi la protezione solare se è estate), e non fate programmi. Vivete la città, fatevi trasportare dalla gente, dai colori, dai suoni e da tutto quello che vi circonda. Imparerete molto ed è un modo per crescere!
Buon viaggio a tutti!

Torre di Belem 
Funivia 
Pastel de nata 
Bacalao 
Miraduro de santa Lucia 
Giro nel Tram 28 
Miraduro 
Compagni di viaggio