Ci sono dei giorni in cui ti svegli e hai una strana sensazione, una di quelle sensazioni che non sai spiegarti, non sai dargli una ragione eppure è li, che preme alla bocca dello stomaco e fa capolinea tra i tuoi pensieri e ti resta addosso per tutto la giornata. Oggi è proprio una di quelle giornate!
Ieri ho fatto fatica ad addormentarmi, mi giravo e rigiravo nel letto in cerca della posizione più adeguata, ma nulla sembrava fare al caso mio (probabilmente perché avevo il naso tappato e facevo fatica a respirare) e stamattina mi sono svegliata “strana”.
Avete presente quando dovete partire per un viaggio e avete la costante sensazione di aver dimenticato a casa qualcosa di estremamente importante anche se avete controllato mille volte la vostra check list? Benissimo, io stamattina avevo esattamente quella sensazione con la differenza che non dovevo andare da nessuna parte.
Non so spiegarvi esattamente cosa provavo, ma avevo la netta sensazione che stessi dimenticando qualcosa di importante, come se stessi omettendo qualcosa che magari non volevo vedere. Sono rimasta a letto ancora un po’ a rimuginare sulle possibili cause e ovviamente mi sono passate in mente mille cose e ho fatto il punto della situazione della mia vita ( tutto questo alle 6:30 di mattina dopo una notte insonne) e si, ho trovato delle cose che ancora vanno sistemate e cose delle quali non sono ancora del tutto soddisfatta, ma dopo queste riflessioni la mia sensazione faceva ancora a pugni con il mio povero stomaco.
“Bho forse sarò l’inconscio” mi sono detta, “ci sarà qualcosa che il mio cervello vuole dirmi, ma sono troppo addormentata per capirlo?” Così ho interpellato tutti i filosofi che ricordavo dal tempo del liceo in cerca di una risposta, un aforisma o una frase a cui appigliarmi per cercare di spiegare il mio stato d’animo, ma sinceramente ricordavo molto poco (la filosofia mia ha sempre dato dei grossi grattacapi da studentessa), così alla fine ho deciso di non pensarci più e alzarmi per andare a lavoro.
Lo sforzo è servito a poco! Presa dal tran tran del lavoro non ci ho pensato, ma nei momenti morti eccola che rispuntava, così ho pensato di conviverci e tenermela buona fino a che non sarebbe andata via!
Sinceramente non so dirvi di cosa si trattasse, probabilmente le mie vocine interne volevano dirmi qualcosa, ma io non ero nel mood per ascoltarle. In attesa della prossima sensazione, speriamo di capirci qualcosa.
Pia
