2 aprile, 9:07 Dopo 14 giorni dalla mia ultima “uscita” al supermercato, stamattina mi sono armata di mascherina, guanti e coraggio e con zaino in spalla e carrellino mi sono diretta al supermercato!
Pensavo di aver avuto un’idea brillante: andare prestissimo per me significava non trovare molta gente! Bhe mi sbagliavo di grosso!

2 aprile, 9:30 e ancora non vedo l’entrata del supermercato neanche in lontananza! Una coda umana lughissima, tutti a debita distanza e nessuno ha il coraggio di parlare con gli altri o alzare lo sguardo. Le nostre espressioni sono un po’ nascoste dalle mascherine che coprono la maggior parte del viso, ma gli occhi, quelli parlano! Ci hanno chiesto di stare a casa, di rinunciare ad abbracciare le persone che amiamo, di mantenere un metro di distanza e di non fare assembramenti e noi lo stiamo facendo! Lo facciamo per noi stessi, per i nostri cari, per il popolo e per il futuro. Abbiamo rinunciato a scendere al sud per passare la Pasqua in famiglia, abbiamo rinunciato all’aperitivo con gli amici, al giro di shopping in centro, ai baci, agli abbracci! Ci sentiamo soli, afflitti, stanchi! Non abbiamo risposte e credo non le avremo mai! Non abbiamo certezze, abbiamo paura per il futuro, per il nostro lavoro! Nel momento in cui abbiamo più bisogno dell’affetto umano non possiamo toccarci, ma almeno con gli occhi possiamo parlare! Uno sguardo di assenso, occhi caldi e dolci, occhi scuri e profondi, sguardi cattivi di chi vuole saltare la fila e quelli di compassione! Occhi che ridono perché come al solito sto imprecando contro la mascherina che mi “annebbia” gli occhiali e come al solito uso il mio linguaggio partenopeo molto colorito!

2 aprile, 9:45, da lontano intravedo l’entrata del supermercato e trovo finalmente un posto al sole e lascio che mi riscaldi la parte di viso non coperta da quell’odiosa mascherina che nasconde il mio sorriso sincero per quel timido raggio di sole primaverile! Purtroppo in questo periodo i miei sorrisi sono un po’ malinconici ma ogni mattina mi guardo allo specchio e sorrido! Lo faccio per me, per non perdermi in questo momento di silenzio, per vedermi ancora bella e darmi un po’ di forza! Sorrido quando penso ai miei amici, quando vedo la mia famiglia in video o quando organizziamo aperitivi virtuali per sentirci più vicini!

2 aprile, 10:00 ci siamo quasi, tra 5 persone tocca a me! L’addetto alla sicurezza controlla che tutti abbiamo i guanti, si assicura che abbiamo le mascherine e misura la temperatura a chi entra!
Panico! Se il sole mi ha scaldata troppo e la temperatura ora è alta? Non posso fare la spesa? Ho la dispensa vuota, come faccio?
“Stai calma, non succede nulla! “

2 aprile, 10:15 finalmente è il mio turno! Temperatura apposto! Si spalancano le porte del paradiso!
Prendo il mio carrello e faccio attenzione a mantenere le distanze dalle altre persone! Armata di lista della spesa vado spedita tra gli scaffali perché voglio uscire presto di lì e tornare a casa! Come al solito esagero e il mio carrello si riempie fino all’inverosimile!
Alla cassa guardo tutto quello che ho preso e devo ammettere, ho davvero fatto un casino!
“Come, porterò tutto a casa? Non ci riuscirò mai!”
E intanto pago e piano piano, come al tetris, infilo tutto nello zaino, carrellino e buste varie e con un pacco di fettebiscottate sotto al braccio mi incammino verso casa!
Tra una pausa e un’imprecazione contro la mascherina, le buste pesanti, la gamba che oggi ha deciso di farmi un male cane arrivo a casa e mi butto sul divano!
Piango, non so perché! Inizio a piangere senza fermarmi! Mi fanno male le spalle, le mani sono viola, la gamba ha ripreso a farmi male e piango!
Tutto sommato sono fortunata! Ho una casa, la possibilità di comprare del cibo e la salute che in questo periodo è la cosa più importante, ma sto piangendo e le lacrime non si fermano!
Inizio a sistemare le cose e videochiamo mia madre, così può vedere che ho fatto la spesa e può stare tranquilla!
Asciugo le lacrime perché a casa non devono sapere che ho paura e che a volte la situazione è pesante! Saluto tutti e piango di nuovo!
Prima o poi smetterò!

Ci vediamo alla prossima spesa, probabilmente prima di Pasqua!
Pia