“Buongiorno babe, come stai oggi?”
“Ehy ciao, come stai?”
“Buonasera, come va?”
Sono una serie di domande molto semplici e spesso scritte o pronunciate tanto per abitudine, ma racchiudono una marea di sentimenti, un infinità di sensazioni, un vagone di emozioni che questo brutto periodo ha amplificato ancora di più.
“Oggi mi sei venuto in mente e ti ho scritto, come stai?” Oppure “Sono preoccupato per te. So che stai attraversando un momento particolare e voglio sapere come stai, così da poterti aiutare!”
“So che hai un problema di salute o che sei emotivamente giù, voglio poterti aiutare. Dimmi cosa provi così puoi alleggerirti un po’,” o ancora “mi manchi, come vanno le cose? Rendimi partecipe della tua vita, mi interessa davvero!”
“Ti ho pensato! So che stai attraversando un periodo particolare e voglio sapere come stai, voglio sapere se posso fare qualcosa per rendere più sopportabile questo momento.”
“Non ci vediamo da tempo, non so cosa sta succedendo nella tua vita. Scusami ma gli impegni dell’,ultimo periodo non mi hanno dato tregua, ma ti penso sempre, voglio sapere come stai, cosa succede nella tua vita. Come va?Raccontami tutto.”
“So che ultimamente hai qualche preoccupazione e non è un periodo tranquillo per te. Come stai?Vuoi parlare? Al massimo usciamo a prendere una birra e farci due risate. Io ci sono se hai bisogno.”
“Ciao come stai?”, una domanda semplice che apre un vortice di sensazioni… è come aprire il vaso di Pandora: “si, ho bisogno di parlare, di sfogarmi, di buttare fuori tutta la merda che ho in testa, di vomitare tutto quello che è lì fermo nello stomaco e che pesa come un macigno! ” Non voglio buttarti addosso tutte le mie preoccupazioni, ma ho bisogno di qualcuno con cui parlare….forse mi sentirò meglio! Grazie per averlo chiesto! È una domanda così banale , così scontata e molto spesso non ci rendiamo conto che è l’unica domanda che qualcuno vorrebbe sentire, quelle parole magiche che potrebbero essere l’ancora di salvezza per qualcuno che sta affondando.
Vedete? Queste domande posso essere un’arma a doppio taglio. Se chiedete a qualcuno come sta, fatelo perché davvero vi interessa, fatelo perché davvero volete sapere come sta l’altra persona. Fatelo con cognizione di causa non perché è la solita domanda di rito. L’altra persona potrebbe aver bisogno di quella domanda, potrebbe voler essere ascoltata, potrebbe necessitare di quelle parole per essere tirata fuori dalla melma che a volte la vita ci butta addosso.
E voi come state?
Pia