Una ragazza e un paio di jeans

Oggi vi voglio raccontare una storia un po’ particolare. Una storia che ha come protagonista una ragazzina adolescente un po’ introversa, molto insicura del suo corpo con qualche chilo di troppo e abbastanza timida. Nella nostra storia, non ci saranno principi azzurri o matrigne cattive, ma solo una ragazza comune alle prese con la vita reale. Come ogni storia che si rispetti, iniziamo con il consueto….

C’era una volta una ragazzina un po’ paffutella ( tenete bene a mente questo particolare, perché è fondamentale per la nostra storia), con una vita molto piena e nonostante tutto felice. Si divideva tra studio, teatro, gruppi giovanili dell’oratorio del quartiere e serate con amici. Era felice, amava tutto quello che faceva, ma aveva un peso sul cuore che di tanto in tanto si risvegliava e le faceva tanto male. Non si piaceva fisicamente, odiava le sue gambe un po’ troppo grosse e i suoi fianchi un po’ troppo larghi.

Aveva adottato una strategia per sopportare i suoi chili di troppo: si copriva con strati e strati di vestiti. Indossava pantaloni larghissimi e maglioni informi per coprire le sue forme, per nascondere a se stessa quello che le faceva male, quello che le impediva di avvicinarsi ad un ragazzo, quello che la faceva sentire sempre inadeguata e mai all’altezza.

Si sentiva brutta e diversa dalle sue amiche, tutte molto intraprendenti, un po’ civettuole e con le forme al posto giusto fasciate da jeans attillati o vestiti svolazzanti.

Ci ha provato la nostra ragazzina, ci ha provato molte volte a fare diete, a fare attività fisica, ma i risultati erano davvero scarsi e molto lenti per cui ogni volta gettava la spugna e si rassegnava alla sua condizione. “Tanto non cambia mai nulla, tanto vale farci l’abitudine al grasso!”

La nostra ragazzina piano piano é cresciuta, si é laureata e ha deciso di intraprendere una nuova vita in una città lontana dalla sua. Ha lottato con i denti e determinazione per cercare il suo posto in una realtà diversa da quella a cui era abituata e a modo suo ci è riuscita, ma aveva quella costante sensazione di dover cambiare qualcosa. Le mancava qualcosa per sentirsi appagata del tutto.

Non so dirvi bene il momento preciso in cui la nostra ragazzina decide di abbracciarsi e di amarsi, ma so che questa decisione le ha cambiato la vita. Un giorno si è svegliata e ha capito che continuare a piangersi addosso non le avrebbe fatto bene per cui ha iniziato ad amare le sue forme, a cercare il suo stile e il modo di valorizzarsi. Adesso la nostra ragazza indossa abiti a tubino, mette tacchi, gonne corte e vestiti scollati. Porta il rossetto rosso con determinazione e non ha paura di mostrare le gambe o di sottolineare i fianchi…si piace, si vede bella per quello che è. Ogni mattina si fa i complimenti da sola allo specchio per darsi un po’ di coraggio e adesso il suo armadio è un tripudio di colori e di vestiti sexy che la fanno sentire sicura di sé. É stato un processo molto duro e lungo, pieno di pianti, urla, notti insonni e giorni cupi, ma è cambiata. Non è più la ragazza era con vestiti larghi, ma è una donna bellissima con scollature vertiginose e vestiti da paura.

Un giorno però, un folletto un po’ troppo dispettoso, ribalta le carte in tavola e fa ammalare la nostra ragazza che però riesce a tenere duro e a cavarsela…ma deve cambiare qualcosa, deve prendersi cura del suo corpo così inizia a curarsi e scopre molte cose…non è tutta colpa sua se non è mai riuscita a dimagrire, non è tutta colpa sua se e’ in carne…adesso lo sa e vede tutto diversamente.

La nostra ragazza inizia una dieta per prendersi cura della sua salute e piano piano, mese dopo mese vede i primi risultati e si ama ancora di più non tanto per i chili persi, ma per la forza e la tenacia con cui sta affrontando questa cosa. A volte cade, vorrebbe abbandonare tutto, ma poi si rialza, combatte contro le sue voglie e va avanti. Combatte contro la pigrizia, contro quel metabolismo che non l’aiuta e contro quegli ormoni che molto spesso le creano qualche problema, ma si rialza sempre.

Un giorno, uno di quei pomeriggi un po’ tristi, la nostra ragazza decide di andare a fare una passeggiata per non pensare alla tavoletta d cioccolato che ha in dispensa. Entra in un negozio cosi per caso e sempre per caso prova un jeans e sapete cosa? Le va pefettamente! Un jeans di una taglia che non avrebbe mai detto potesse starle, quel paio di jeans che ha sempre desiderato ma che non portava da almeno 10 anni, proprio i jeans che le hanno sempre creato imbarazzo perché pensava non le stessero bene e adesso quei jeans le calzano alla perfezione e la fanno sentire una figa pazzesca. Quel paio di jeans rappresenta tutte le lacrime che ha sempre versato per il suo fisico, incarna il suo percorso di accettazione, il suo prendersi in braccio e coccolare la sua parte interiore rassicurandola. Quel paio di jeans è il primo traguardo del suo lungo cammino, è il segno tangibile che i suoi sacrifici sono serviti, che tutte le volte che si è sentita brutta si sbagliava di grosso.

Adesso la nostra ragazza è ancora più felice, si ama ancora di più perché è riuscita ad abbattere le sue barriere mentali, perché nonostante tutto riesce a vedersi bella e a sentirsi esattamente come vuole lei. Adesso ama ogni centimetro del suo corpo, mette in risalto le sue forme e ogni giorno guardandosi allo specchio dice :” io sono la più bella del reame!”

Quella ragazzina adesso è una donna consapevole delle sue potenzialità, una donna consapevole di dover percorrere ancora tanta strada, una donna consapevole di doversi prendere cura di sé, ma soprattutto una bella donna con rossetto rosso, vestiti attillati e un paio di jeans….

…e vissero tutti felici e contenti.

Pia

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